La pelle grassa è una condizione cutanea comune caratterizzata da un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Questo fenomeno può rendere la pelle lucida, oleosa al tatto e incline a imperfezioni come punti neri e acne. Se da un lato il sebo è fondamentale per mantenere la pelle idratata e protetta, un eccesso può creare un ambiente favorevole alla proliferazione batterica e all’ostruzione dei pori. Ma esistono diversi rimedi per riequilibrare la pelle e ridurre l’effetto lucido e gli inestetismi senza comprometterne la salute.
Come capire se si ha la pelle grassa
Conoscere il proprio tipo di pelle per poter scegliere i prodotti più adatti alla propria skincare è fondamentale. Un modo semplice per verificare se si ha la pelle grassa è effettuare un test con una velina cosmetica. Basta premere delicatamente la velina o un fazzoletto di carta sulla pelle del viso, in particolare nella zona T (fronte, naso e mento). Se la velina risulta impregnata di sebo, è probabile che si abbia una pelle grassa. Se invece l’untuosità è presente solo in alcune zone mentre altre risultano secche, si potrebbe avere una pelle mista. In caso di dubbi è consigliabile effettuare una visita dermatologica per una valutazione più approfondita.
Cause della pelle grassa
La produzione eccessiva di sebo può dipendere da diversi fattori:
- Fattori ormonali. Durante l’adolescenza, l’aumento degli androgeni, come il testosterone, stimola le ghiandole sebacee a lavorare di più, portando spesso a una pelle più lucida e incline all’acne. Anche nelle donne adulte, le variazioni ormonali legate al ciclo mestruale, alla gravidanza o alla menopausa possono influenzare la quantità di sebo prodotto, con episodi di pelle più grassa alternati a momenti di maggiore secchezza o sensibilità.
- Alimentazione e stile di vita. Una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri raffinati e latticini può stimolare la produzione di sebo. Gli alimenti ad alto indice glicemico, come dolci, pane bianco e bibite zuccherate, causano picchi di insulina che possono attivare la produzione di androgeni, ormoni responsabili dell’aumento di sebo.
- Uso di prodotti inadeguati: l’uso di un detergente aggressivo o di una crema troppo ricca può alterare l’equilibrio della pelle, spingendo le ghiandole sebacee a produrre più sebo.
- Predisposizione genetica: è uno dei fattori principali che influenzano la tipologia della pelle. Se in famiglia ci sono parenti con pelle grassa, è molto probabile ereditarne le caratteristiche. Questo accade perché la quantità e l’attività delle ghiandole sebacee sono in parte determinate dal nostro DNA.
- Inquinamento: l’esposizione quotidiana allo smog e alle impurità ambientali può compromettere la salute della pelle, favorendo l’accumulo di residui e tossine sulla superficie cutanea e aumentando così la tendenza acneica e la comparsa di imperfezioni. Le particelle inquinanti penetrano nei pori, li ostruiscono e contribuiscono all’infiammazione, aumentando il rischio di imperfezioni, punti neri e brufoli. Inoltre, l’inquinamento può alterare il film idrolipidico naturale della pelle, rendendola più vulnerabile e stimolando una maggiore produzione di sebo come risposta difensiva.
- Stress: lo stress ha un impatto significativo sulla pelle, soprattutto su quella grassa. Quando siamo sotto pressione, il nostro corpo aumenta la produzione di cortisolo, un ormone che, tra le sue varie funzioni, stimola l’attività delle ghiandole sebacee. Inoltre, lo stress può alterare l’equilibrio del microbioma cutaneo, favorendo la proliferazione di batteri che contribuiscono all’infiammazione e alla comparsa di sfoghi cutanei.
Strategie di detersione e cura
Per mantenere la pelle sana e contrastare gli effetti dell’inquinamento ambientale, è essenziale suddividere la routine di cura nei diversi momenti della giornata, assicurandosi di adottare i trattamenti più adatti alle esigenze della pelle in ogni fase.
- Al mattino: dopo una notte in cui la pelle ha lavorato per rigenerarsi, è importante iniziare la giornata con una detersione delicata, utilizzando prodotti specifici che regolano la produzione di sebo senza alterare il fisiologico film idrolipidico. A seguire, è consigliabile applicare una crema idratante leggera, arricchita con provitamina D e peptidi di origine batterica, per riequilibrare il microbioma cutaneo e proteggerla dagli agenti esterni. In genere queste creme hanno un effetto opacizzante, il che le rende perfette come base per il make-up.
- Non bisogna poi dimenticare di applicare una protezione solare, fondamentale per prevenire i danni provocati dai raggi UV ed evitare un’eccessiva secchezza.
- Durante il giorno: se si trascorre molto tempo all’aperto o in ambienti particolarmente inquinati, può essere utile utilizzare salviette opacizzanti per assorbire il sebo in eccesso senza alterare la barriera cutanea. Inoltre, un’acqua termale spray può aiutare a rinfrescare e lenire la pelle senza appesantirla.
- La sera: è il momento di eliminare tutte le impurità accumulate durante il giorno. Una detersione accurata permette di purificare la pelle in profondità senza aggredirla. Dopo la pulizia, si può applicare un trattamento esfoliante o un peeling a base di acido glicolico o di acido salicilico per favorire il rinnovamento cellulare e prevenire la formazione di comedoni. È bene tenere presente che l’idratazione notturna deve essere più intensa, e va quindi applicata una crema specifica per la notte con principi attivi rigeneranti e riequilibranti.
- Una volta a settimana: l’utilizzo di una maschera purificante a base di Myo-inositolo e Trelosio in forma liposomiale è un’ottima strategia per normalizzare la pelle e ridurre l’effetto lucido. Questo trattamento aiuta a favorire l’equilibrio della pelle e a migliorarne l’idratazione, donandole un aspetto più fresco e sano.
L’uso di detergenti delicati e trattamenti sebo-regolatori è fondamentale anche per gestire la dermatite seborroica, una condizione infiammatoria cronica spesso associata alla pelle grassa. Questa patologia è favorita dall’eccessiva produzione di sebo e dalla proliferazione del fungo Malassezia furfur, che causa desquamazione, arrossamento e prurito, soprattutto nelle zone ricche di ghiandole sebacee come il cuoio capelluto e la zona T del viso. Una skincare mirata con shampoo e prodotti antifungini e lenitivi aiuta a riequilibrare la pelle e a tenere sotto controllo i sintomi.
Alimentazione e integratori per il controllo della pelle grassa
Un’alimentazione sana ed equilibrata è un alleato fondamentale per contrastare la pelle grassa. Ecco alcuni suggerimenti:
- Evitare gli alimenti ad alto indice glicemico: cibi come pane bianco, pasta raffinata, dolci industriali e bevande zuccherate possono provocare sbalzi glicemici che stimolano la produzione di insulina, la quale a sua volta aumenta la produzione di sebo e l’infiammazione cutanea. È preferibile optare per cereali integrali, legumi e verdure a basso indice glicemico per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
- Consumare antiossidanti e vitamine essenziali: frutta e verdura sono ricche di vitamina C, vitamina A ed E, potenti antiossidanti che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a mantenere la pelle più luminosa ed equilibrata. Le carote, i peperoni e gli agrumi sono ottime fonti di betacarotene, utile per la rigenerazione cellulare.
- Assumere proteine di qualità: le proteine sono fondamentali per la rigenerazione della pelle. Meglio scegliere fonti magre come pollo, pesce, uova e legumi, evitando carni rosse lavorate che possono contribuire ai processi infiammatori.
- Aumentare il consumo di fibre: gli alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura, legumi e semi, favoriscono la salute intestinale riducendo il rischio di sfoghi cutanei.
- Bere molta acqua: l’idratazione è essenziale per mantenere la pelle elastica e favorire l’eliminazione delle tossine. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere la pelle più fresca e meno incline all’untuosità.
- Limitare latticini e cibi processati: i latticini, soprattutto quelli ad alto contenuto di grassi come formaggi stagionati e latte intero, possono stimolare la produzione di ormoni che favoriscono la pelle grassa e l’acne. Anche i cibi altamente processati e ricchi di conservanti e additivi possono avere un impatto negativo sulla pelle.
Gli integratori alimentari possono essere un valido supporto per chi ha la pelle grassa, perché aiutano a riequilibrare la produzione di sebo e a migliorare l’aspetto della pelle. Ingredienti come Lactobacillus rhamnosus e lattoferrina favoriscono il benessere del microbioma intestinale, che è strettamente collegato alla salute della pelle. Inoltre, la nicotinamide contribuisce al mantenimento di una pelle normale, grazie alle sue proprietà lenitive e regolatrici della produzione di sebo.
Errori comuni nella gestione della pelle grassa
Anche se la tentazione di eliminare subito l’effetto lucido è forte, alcune abitudini possono in realtà peggiorare la situazione:
- Lavaggi troppo frequenti: lavare il viso più di due volte al giorno può rimuovere eccessivamente il sebo, stimolando una produzione ancora maggiore.
- Uso di prodotti troppo aggressivi: anche detergenti a base di alcol o saponi sgrassanti possono compromettere la barriera cutanea. Questo può portare la cute a reagire con un effetto rebound, ovvero una produzione ancora maggiore di sebo nel tentativo di ripristinare il proprio equilibrio, aggravando così il problema.
- Non idratare la pelle: molte persone con pelle grassa evitano le creme idratanti, ma, come abbiamo detto, una pelle troppo secca può aumentare la produzione di sebo come reazione compensatoria.
- Eccessiva esposizione al sole senza protezione: anche in questo caso, se ci si espone al sole senza un’adeguata protezione, la cute reagisce aumentando la produzione di sebo per difendersi dall’irritazione.
Come abbiamo visto, gestire la pelle grassa richiede costanza e l’adozione di una skincare routine adatta. La combinazione di una detersione delicata, l’uso di principi attivi sebo-normalizzanti e un’alimentazione equilibrata può fare la differenza nel migliorare l’aspetto della pelle.
Fonti:
https://www.adoi.it/wp-content/uploads/2023/08/OK09_DERMATITE-SEBORROICA.pdf
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22722766
https://www.aad.org/public/everyday-care/skin-care-basics/dry/oily-skin